Di Maria

La Juventus lo ha comprato probabilmente con un’idea in testa molto chiara: Di Maria doveva essere il giocatore di classe che avrebbe regalato enorme qualità sulla fascia collocato a destra nel tridente.

Ma il 4-3-3 è stato un piano di lavoro abbandonato abbastanza in fretta e peraltro l’Angel argentino ha giocato solo 7 partite su 16 in campionato per rendere l’idea un fatto concreto. Ma i numeri che contano, per la verità, sono altri e i tifosi bianconeri – abbastanza esasperati dalle sue assenze o da certe “presenze” come quella di Monza, con cartellino rosso annesso – li conoscono bene: solo 246 minuti in campo, una percentuale del 17,1%, un dato davvero misero rispetto alle aspettative

Queste sono le zone di campo nelle quali finora il poco Di Maria visto ha toccato il pallone. Come si vede dalle percentuali, Allegri lo ha sfruttato – o lui si è ritagliato quello spazio – soprattutto sulla trequarti. E proprio com’è successo nella finale Argentina-Francia, ha agito maggiormente sulla fascia del piede forte e non su quella che lo vede agire a piede cosiddetto invertito. Può giocare nel 3-5-2 che adesso costituisce il vestito tattico elaborato da Allegri? Risposta difficile, ovviamente, e che non necessariamente passa attraverso questi numeri. Con una buona dose di approssimazione, è più facile che faccia la seconda punta o il rifinitore. Non tragga in inganno la percentuale non bassa (31,7) di palloni giocati nella propria metà campo: Di Maria non è in grado di fare tutta la fascia e difatti è soprattutto in zona centrale che si è mosso, dove il suo estro è tale da poter indirizzare passaggi calibrati e aiutare la squadra nelle uscite

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ultimo aggiornamento: 06-01-2023


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